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Paul Renner. Supernova 1604 reloaded
9 Ottobre 2014-20:30/10 Novembre 2014-19:00
9 ottobre – 10 novembre 2014
OPENING 9 OTTOBRE ORE 20:30
Osservatorio Astronomico di Capodimonte
Salita Moiariello 16, Napoli
A cura di Giuseppe Morra
Nell’ incanto degli spazi dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte è di scena Supernova 1604 reloaded.
Ideale capitolo di un nuovo e inedito romanzo artistico-visivo di Paul Renner che – invitato dalla Fondazione Morra e dal Direttore dell’Osservatorio Massimo Della Valle – ha progettato un’installazione artistica per ricordare un avvenimento particolarmente impressionante, accaduto il 9 ottobre del 1604: l’esplosione, di una Supernova nella nostra galassia, in direzione della costellazione dell’Ofiuco, a non più di 20.000 anni luce dalla Terra. Keplero la scorge per la prima volta il 17 ottobre, ad occhio nudo e ne resta ammaliato, tanto che le dedica un libro – De Stella nova in pede Serpentarii – e la studia così a lungo che essa prenderà il suo nome.
Paul Renner, situazionista romantico, appassionato di contaminazioni, in constante dialogo con pratiche diverse, a 410 anni dall’ accadimento, interpreta l’avvenimento accostando alla sua attitudine eclettica un forte slancio filologico.
Attraverso un vasto repertorio di fonti, oltre che scientifiche, anche filosofico-letterarie, e grazie al contributo intellettuale e sodale di Giuseppe Morra, di Gunter Leising emerito professore dell’Università di Graz e del direttore dell’Osservatorio Massimo Della Valle, Renner investiga e ridisegna un’originale cartografia moderna, in un’articolata trama teorico-onirica; collega figure e momenti diversi, suggerendo un gioco di corrispondenze che espone in mostra secondo i suoi modi eterogenei, dissimili, di grande impatto.
Per mesi l’artista ha soggiornato nella splendida tenuta del Prof. Alberto del Genio a Torre Punta Campanella, dove la bellezza del firmamento ha ispirato il suo lavoro, acquerelli che s’imprimono nella mente dello spettatore come stelle del firmamento.
Il cuore dell’esposizione, la Supernova Keplero, a 410 anni dalla sua scoperta, è celebrata dall’artista a guisa d’affresco, realizzato sulla copertura (50 metri quadrati) della sala d’ingresso dell’edificio.
Contrassegnata dalla suggestione di 69 punti luci LED che ne ripercorrono la sagoma inquadrandola nel il firmamento, la Supernova di Renner dialoga con una spettacolare scultura commestibile, posta in asse al dipinto esposto a soffitto.
Inattesa, conturbante, ben si attaglia con la volontà dell’artista di penetrare negli interstizi della storia: “io quello che non capisco, lo mangio” – afferma infatti, rimarcando la sensualità e la rilevanza che egli attribuisce all’arte culinaria, al cibo, al colore. Dinanzi a noi un teatro gastronomico, un’avvolgente schiera di leggeri acquerelli, che coincide con la volontà dell’artista, con le sue percezioni sinestetiche e suoi valori simbolici la cui forza è data dalla capacità di organizzare forme, di comporre la loro sintassi, nel far funzionare le diverse parti di un congegno, nella consapevolezza che la sua sarà sempre un’architettura impossibile da ingabbiare dentro le regole di un controllo imperativo.