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Luca Maria Patella. Patella ressemble à Patella, L’Opera 1964-2007
21 Settembre 2007-18:00/4 Novembre 2007-18:00
22 settembre – 4 novembre 2007
OPENING 21 SETTEMBRE ORE 18:00
Castel Sant’Elmo
Via Tito Angelini 20/A, Napoli
a cura di Achille Bonito Oliva e Angela Tecce
La mostra antologica di Luca Maria Patella, organizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano e dalla Fondazione Morra, con il patrocinio della Regione Campania, e curata da Achille Bonito Oliva e Angela Tecce, si configura come un’esposizione, sì cronologica, ma anche una libera ri-proposta circolante, nella vastità dell’Opera dell’artista.
Il suo fare è stato assai complesso e precursore, in ambito concettuale, comportamentistico, multimediale e interattivo, non per influenze esteriori, ma come interno e dialettico confronto fra Arte & Scienza.
La sua pratica ha attraverso la calcografia, la fotografia e il film – da cui il video e la costruzione digitale – il suono, la scrittura, la pittura – non naturalistica, l’ambiente e l’installazione.
Le opere qui selezionate si distinguono in diverse Sezioni e spaziano dalle Tele fotografiche degli anni ’60, alle Mostre di proiezioni dal ’66, incluso l’Ambiente proiettivo animato tenuto nella Galleria l’Attico di Roma nel ’68, ai Muri parlanti, attualmente riproposti a Düsseldorf, fino agli Alberi parlanti e i Cespugli interattivi (Liverpool ‘71), i Tramonti speculari e i Films, ed ancora il grande complesso degli Ovali, i Letti Wrong e i Vasi Fisiognomici, che dànno luogo alla grande Magrittefontaine (costruita recentemente a Bruxelles), le installazioni, passate e recenti, fra cui Colori Psichici e Sonoro Interattivo.
La mostra è corredata da un Libro-Catalogo, edito dalle Edizioni Morra, ampiamente illustrato, concepito dall’artista e da Rosa Foschi, poliedrica artista assai presente nelle opere.
Patella intende il Catalogo come una produzione primaria, e questo – pur seguendo una struttura cronologica – è un testo creativo, intervallato da scritti manuali in stampatello minuscolo, all’uso “antico”. Un lavoro ‘in atto’, assai legato ad una concezione di ordine psicologico profondo sulla struttura dell’artista. Anche l’aspetto letterario (poesia, romanzo, saggio, da lui intensamente praticati) è preso in considerazione, con un’analisi specifica di Jacqueline Risset e un’altra di Andrea Cortellessa, oltre ai testi dei curatori Achille Bonito Oliva e Angela Tecce e un’analisi critica sul Film di Raffaella Morra.