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“Il calendario del popolo” presentazione rivista
23 Febbraio 2016-18:30/20:00
23 febbraio 2016
START ORE 18:30
Museo Hermann Nitsch
Vico Lungo Pontecorvo 29/d, Napoli
Il Museo Nitsch di Napoli ha presentato il numero speciale della rivista culturale Il Calendario del Popolo edita da Sandro Teti Editore dedicato all’archeologia industriale che ha per titolo “Archeologia Industriale – Luoghi per l’arte e la cultura”.
Il numero nasce dall’incontro tra l’editore Sandro Teti Editore e Simona Politini, esperta di archeologia industriale e fondatrice del progetto web Archeologiaindustriale.net, la quale ha ricoperto il ruolo di curatore ideando il tema e coordinando l’esecuzione dei contenuti. Negli ultimi decenni si sta assistendo ad un lento ma significativo recupero di ex spazi industriali che, modificandone la destinazione d’uso, ora in edilizia residenziale, ora in spazi polifunzionali per il terzo settore, ora in musei, recupera e preserva parte della nostra storia economica e sociale.
Dalla cultura del fare al fare cultura: “Archeologia Industriale – Luoghi per l’arte e la cultura” è un viaggio lungo la nostra penisola alla scoperta dei luoghi dell’archeologia industriale riconvertiti in spazi culturali.
Dall’appena inaugurato MUDEC – Museo delle Culture negli spazi della ex Ansaldo a Milano, alla ex centrale elettrica di Malnisio in Friuli oggi Science Centre di Immaginario Scientifico, dalla Cittadellarte realizzata da Michelangelo Pistoletto all’interno dell’ex Lanificio Trombetta di Biella, al Museo della Centrale Montemartini di Roma dove l’archeologia industriale incontra l’arte classica, questi e tanti altri ancora gli spazi di cui si parla all’interno del rivista. Arrivando in Campania, terra ricca di splendidi reperti del patrimonio industriale grazie soprattutto all’imprenditoria illuminata borbonica che ci ha lasciato alcuni dei siti più importanti in Italia quali per esempio l’attuale sede del Museo delle Ferrovie di Pietrarsa o la Real Fabbrica di San Leucio, la scelta è caduta su una piccola centrale elettrica, nel cuore di Napoli: la ex stazione Bellini datata al 1891, oggi sede del Museo Nitsch.
“Nel quartiere Avvocata, dove un tempo sorgeva l’antico borgo del Limpiano, oggi racchiuso nelle strade che nei loro odonimi conservano memoria dell’insediamento della casata dei Pontecorvo, tra i vicoli stretti che si arrampicano fra palazzi nobiliari, condomini popolari, chiese e monasteri, si staglia la mole bianca del Museo archivio laboratorio per le arti contemporanee Hermann Nitsch, istituito a Napoli dalla Fondazione Morra e inaugurato nel settembre del 2008”, così la dott.ssa Rossella Monaco, specialista dell’archeologia industriale e autrice del pezzo, ci schiude le porte di questo piccolo gioiello industriale trasformato in fucina culturale. Al tavolo dei relatori sono stati presenti: Rossella Monaco autrice del pezzo sul Museo Nitsch – esperta di archeologia industriale e docente di museologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Italo Ferraro – architetto e docente universitario, Pasquale Persico – docente di economia presso Università degli Studi di Salerno, Pasquale Napolitano – docente Istituto IRISS-CNR, Simona Politini curatrice del numero – fondatrice e project manager nonché presidente dell’Associazione Culturale Archeologiaindustriale.net, Rachele Masci – caporedattrice della rivista Il Calendario del Popolo.
Il monografico “Archeologia Industriale – Luoghi per l’arte e la cultura” è un progetto editoriale patrocinato dell’Associazione AIPAI – Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale ed è rientrato nella programmazione del 2015 European Industrial and Technical Heritage Year.