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Contro L’infelicità L’internazionale Situazionista e la sua attualità – Guy Debord e i suoi film
5 Febbraio 2015-17:30/6 Febbraio 2015-21:00
5 febbraio – 6 febbraio 2015
START ORE 17:30
Museo Hermann Nitsch
Vico Lungo Pontecorvo 29/d, Napoli
La Fondazione Morra / Museo Nitsch ha dedicato due giorni al movimento dell’Internazionale Situazionista, partendo dalla presentazione del libro Contro L’infelicità. L’Internazionale Situazionista e la sua attualità a cura di Stefano Taccone, da cui la rassegna prende il titolo. Il volume, edito da Ombre Corte e frutto di un ciclo di seminari tenuto presso il BAD Museum di Casandrino (Napoli), esplora l’universo dei situazionisti, gruppo di intellettuali uniti dalla critica radicale alla società capitalistica e all’industria culturale costituitosi il 28 luglio del 1957 a Cosio di Arroscia in Liguria. Taccone racconta di come la storia dell’Internazionale Situazionista colpisca per il desiderio di radicalità e coerenza assolute, per l’incrollabile determinazione dei suoi protagonisti nel procedere convinti di rappresentare il “grado più alto della coscienza rivoluzionaria internazionale”, per il rifiuto di ogni mediazione o adattamento e la tendenza a infrangere qualunque separazione, a cominciare da quella tra arte e vita. E’ l’ala radicale del Lettrismo con Guy Debord (Parigi 1931-Bellevue-la-Montagne 1994) a dar vita prima all’Internazionale Lettrista e poi, essendosi fusa con il Movimento Internazionale per una Bauhaus immaginista (MIBI), all’Internazionale Situazionista, i cui strumenti per superare l’arte borghese sono quelli della psicogeografia, dell’urbanismo unitario e del détournement. Desiderosi di interrompere l’isolamento dell’arte rispetto al quotidiano, i situazionisti propongono pratiche artistiche che si realizzino direttamente nella vita, la derive, intesa come attraversamento di vari ambienti, senza una meta precisa ma solo un vivo interesse per ciò che può avvenire. Per approfondire la conoscenza di tali principi ispiratori e meglio comprenderne la dirompente forza critica, alla presentazione del libro di Taccone si è accompagnata la proiezione di tutti i film di Guy Debord, presentati da Pino Bertelli, di cui il primo è La société du spettacle (1973), titolo dell’omonimo saggio dell’autore francese che denuncia il processo di trasformazione dei lavoratori in consumatori inglobati nel sistema economico capitalista.