1-3 luglio 2022 – Omaggio a Nanni Balestrini
OPENING 1 LUGLIO ORE 18:30
1 luglio – 30 ottobre 2022
Casa Morra. Archivi d’Arte Contemporanea
Salita San Raffaele 20/c, Napoli
Un progetto di Andrea Cortellessa e Giuseppe Morra
A cura di Maria Teresa Carbone, Andrea Cortellessa e Ada Tosatti
h.10.00
Progetto Sonora dell’Università di Napoli «Federico II»: intervengono Giancarlo Alfano, Giuseppe Andrea Liberti, Valentina Panarella e Stefania Zuliani.
«Ciò che distingue la voce dal vasto oceano dei suoni e dei rumori», ha scritto Mladen Dolar, è il suo «intimo rapporto con il senso». La voce è infatti nel senso perché è “sensuosa”, sonora, corporea. Al tempo stesso, la voce è nel senso perché è “acusmatica”, cioè è scorporata. In bilico tra corpo e fantasma, la voce diventa poesia lavorando sulla presenza (il set della performance), sul feticcio (la registrazione della “vera voce” del poeta), e sulla sonorizzazione (la manipolazione acustica delle registrazioni).
h.12.00
Performance pianistica di Andrea Riccio.
h.19.00
Nanni Balestrini millepiani: introduce Gian Paolo Renello; intervengono Franco Berardi Bifo, Giairo Daghini, Maurizio Ferraris, Renato Parascandolo, Franca Rovigatti.
h.20.00
Letture di Andrea Inglese, Eugenio Lucrezi, Giovanna Marmo, Franca Rovigatti.
h.20.30
Performance Questioni di tagli. Così come si agisce in concreto. Tessiture di suoni e voci per Nanni di Luigi Cinque e Giovanni Fontana.
QUESTIONI DI TAGLI
Così come si agisce in concreto. Tessiture di suoni e voci per Nanni.
Concerto elettroacustico per voci, parola, canto, modulator, SFX effects, fiati, sax elettronico, loop & drums.
di Luigi Cinque e Giovanni Fontana
Mille Nanni: mille posizioni di fronte alla parola e mille forme della parola.
Pesi, misure, dimensioni spazio-temporali complesse e flessibili, dinamiche in continua evoluzione.
Parola-corpo, parola-gesto, parola-sguardo, parola-azione, parola-campo, parola-orma, parola-automa, parola-macchina, parola-immagine, parola-evento, parola-suono, parola-oggetto, in quadri fonosimbolici e in specchi di ideogrammi verbali per comporre paradigmi performativi e prospetti cineteatrabili in proiezioni intermediali.
Di fronte alle dinamiche strutturali della complessità balestriniana, Luigi Cinque e Giovanni Fontana si soffermano sul concetto di taglio e sulle relative particolarità tecniche, organizzando un tessuto performante dove la dimensione verbale si risolve in suoni e ritmi lasciando emergere come punte di iceberg concetti fonosemantici e liberando epifanie vocali e musicali in direzioni imprevedibili. Le tessiture polistrumentali di Luigi Cinque s’innervano su un ordito ritmico che rivela a tratti, in dimensione digitale, poliarmonie fonetiche entro le quali s’insinua la stessa voce di Nanni Balestrini, mentre sostiene le sonorità poetiche di Giovanni Fontana. La vocalità si appoggia sulla scrittura e la musica accredita il tutto in un puzzle acustico concretamente caratterizzato dalla maschera elettrofonica del corpo.
Programma di Cinema Mario Franco