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Woyzeck – installazione/performance site specific
9 Maggio 2013-20:30/11 Maggio 2013-00:00
9 maggio – 12 maggio 2013
OPENING 9 MAGGIO DALLE ORE 20:30
Galleria Toledo – Chiesa S. Giuseppe delle Scalze – Museo H. Nitsch
regia Souphiène Amiar
performance art Kyrahm & Julius Kaiser
video – installazioni Nicole Riefolo
installazioni e scultura Pino Genovese
costumi Marina Sciarelli
live music Nonsolotangotrio
dj set M Vega
soprano Cristina De Carolis
performer Livia Caputo, Michaël Ounsa, Federico Fornaro, Stefano Rana, Souphiène Amiar.
disegno luci Paco Pennino
Frutto della sinergia con un nucleo di artisti e professionisti provenienti da diverse discipline delle arti performative, Galleria Toledo chiude la stagione artistica presentando un progetto unico nel suo genere, una promenade performance itinerante.
Un dialogo interdisciplinare che si arricchisce di sempre nuove collaborazioni avente come fine l’innovazione stilistica ed espressiva, la ricerca e lo studio dell’interazione con luoghi non istituzionalmente deputati alla fruizione artistica. L’evento – che interesserà tre luoghi differenti della città (Galleria Toledo, il museo Nitsch e la Chiesa di S.Giuseppe delle Scalze) – rappresenta un vero e proprio percorso performativo.
Il primo step si realizzerà tutte le sere presso il Teatro Galleria Toledo che – a partire dalle 20.30 – si farà luogo di ritrovo per il pubblico che intende assistere allo spettacolo. Il cammino proseguirà verso la Chiesa delle Scalze, dove avrà luogo la fase iniziale della performance, che terminerà presso il Museo Nitsch.
Ispirato alla tragedia omonima, Woyzeck è un progetto del collettivo CERCLE che chiude la IV° edizione della rassegna Stazioni d’emergenza di Galleria Toledo e che pone gli artisti e il territorio di riferimento sullo stesso piano e sulla medesima scena, generando un’esperienza di condivisione che annulla il senso di estraneità degli uni rispetto agli altri e riconfigura la fruizione dello spazio pubblico e della pratica artistica in una dimensione collettiva e partecipata.
La partecipazione attiva del territorio ospitante manipola i codici espressivi dall’interno, generando i presupposti per la costruzione di un linguaggio comune tra artista e fruitore, alternativo a quello delle elite culturali e dell’industria dello spettacolo.
Woyzeck è un dramma rimasto incompiuto e privo di una successione nelle scene che lo compongono per via della morte prematura dell’autore, lo scienziato e rivoluzionario George Bϋchner (1813-1837).
Le peculiarità del testo, l’eccezionalità della scelta, unica fin qui, di un umile barbiere, al posto di un nobile o di un eroe, come protagonista, segnato da un linguaggio “drasticamente insufficiente alla profondità del proprio tormento” (George Steiner, La morte della tragedia, 1961), dalla conseguente incapacità di giungere a una autodefinizione logica e dal naufragio in un mondo dominato dal caos, fanno di Woyzeck un testo strutturalmente aperto al teatro contemporaneo, votato alla multidisciplinarietà, in continua ridefinizione, in cerca di codici espressivi e di luoghi, lontani da quelli istituzionali che non ne tengono in conto l’evoluzione storica e che rischiano di soffocarlo nella rigidità delle proprie strutture, per continuare a esprimere la necessità della sua esistenza.
in collaborazione con: ALTRAdefinizione, Museo Hermann Nitsch, Teatro di Bottega, Costantino Raimondi, ThéâtreFrançais International, Michaël Ounsa, Kyrahm e Julius Kaiser, Nicole Riefolo, Pino Genovese, Marina Sciarelli, Cecilia De Paolis, Francesca Faller, Paco Pennino, Giulia Ogrizek; i partecipanti al Woyzeck Lab: Riccardo Pisani, Giacomo Tortoioli, Carmine Losanno, Giuseppe De Vicentis, Lucia Crisci.