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Vent’anni di Suoni Contemporanei con Dissonanzen
27 Gennaio 2014-20:00/22:00
27 gennaio 2014
START ORE 20:00
Museo Hermann Nitsch
Vico Lungo Pontecorvo 29/d, Napoli
Dissonanzen compie vent’anni. Vent’anni in cui si sono prodotti e organizzati 200 tra concerti, eventi, rassegne di cinema sonorizzato, festival, pubblicazioni e 4 incisioni discografiche. Vent’anni di grandi successi e di prestigiose collaborazioni, che hanno animato la scena della musica contemporanea a Napoli, in Italia al Ravenna festival, al Cantiere Internazionale di Montepulciano, al festival Traiettorie di Parma, con apparizioni significative anche all’estero al festival di Salisburgo, al Guggenheim di New York, al Festival di Annecy. Vent’anni di suoni contemporanei, caratterizzati da un lavoro svolto all’insegna della ricerca e della sperimentazione. Dissonanzen ha sviluppato in questi anni un percorso di produzione di progetti inediti attraverso l’attività dell’Ensemble Dissonanzen, realizzando in prima esecuzione napoletana fondamentali opere del secondo ‘900 come Le Marteau sains Maitre di Pierre Boulez e Autotono di Sylvano Bussotti. Un lavoro in continuo divenire e sempre diversificato attraverso la collaborazione di ospiti di assoluto rilievo come Cristina Zavalloni, Marc Ribot, Michel Godard, Markus Stockhausen, Adam Rudolph, Alvin Curran, Stefano Scodanibbio, Agostino Di Scipio, Jim Pugliese, cercando sempre strade nuove, senza mai identificarsi in un suono predefinito. Per festeggiarli, lunedì 27 gennaio ore 20.00 al Museo Hermann Nitsch | vico Lungo Pontecorvo 29/d, Napoli, in collaborazione con la Fondazione Morra, sarà presentato il box di cinque cd, in una serata animata esecuzioni live, performance improvvisative, ospiti e testimonianze video. Un vero e proprio happening di suoni, testi e immagini, animato da tutti gli artisti di Dissonanzen e da ospiti quali il VJ Andrea Lapsus, Federico Odling, Gianni Trovalusci. Esecuzioni live di autori a cui da sempre Dissonanzen è legata, quali John Cage, Bruno Maderna, Cathy Berberian, Erwin Schuloff, Franco Evangelisti, Hans Werner Henze, Gene Pritsker, Cole Porter, Morton Feldman, Giacinto Scelsi, improvvisazioni a cura dell’Ensemble Dissonanzen, lettura di testi a cura di Enzo Salomone Quodlibet, e la visione di un patchwork video curato da Paola Pagliuca e VJ Lapsus (alias Andrea Pennisi), realizzato con i contributi di molti artisti e intellettuali con cui Dissonanzen ha collaborato in questi anni: tra questi Cristina Zavalloni, Marc Ribot e lo scrittore Ermanno Rea.
Sul palco Daniela del Monaco, contralto, Tommaso Rossi e Gianni Trovalusci, flauti, Marco Sannini tromba, Daniele Colombo, violino, Marco Vitali e Federico Odling, violoncello, Marco Cappelli, chitarra Ciro Longobardi e Francesco D’Errico, pianoforte
Alessandra Petitti, danza. Ingresso gratuito.
La raccolta edita in collaborazione con l’etichetta milanese Die Schachtel e curata da Ciro Longobardi e Tommaso Rossi, contiene incisioni che testimoniano le tappe fondamentali del percorso artistico dell’Associazione e dell’Ensemble.
Pezzi di vita musicale di un’avventura cominciata a Napoli nel 1993 grazie all’intuizione di Marco Vitali, e proseguita con l’impegno corale dei membri dell’Associazione, i musicisti dell’ensemble, Marco Cappelli, Daniele Colombo, Francesco D’Errico, Raffaele Di Donna, Ciro Longobardi, Claudio Lugo, Marco Sannini, Tommaso Rossi, l’attore Enzo Salomone e la danzatrice Alessandra Petitti. Le registrazioni presenti nel cofanetto coprono un arco di circa sei anni, dal 2003 al 2009, e evidenziano quanto l’improvvisazione, oltre al repertorio scritto, sia stata centrale nella ricerca musicale e stilistica dell’ensemble. “L’improvvisazione rappresenta qualcosa di più che un’esigenza estetica – spiega Tommaso Rossi, presidente dell’associazione dal 2000 e flautista dell’ensemble – È il messaggio politico-culturale che caratterizza il lavoro di una comunità artistica come la nostra e rappresenta una delle sue cifre di espressione.” “Dopo due dischi dedicati a grandi compositori contemporanei, Luigi Dallapiccola, Goffredo Petrassi, Hans Werner Henze –spiega Ciro Longobardi – abbiamo sentito l’esigenza di documentare pubblicamente il nostro percorso nell’ambito della creatività estemporanea. Avevamo nel cassetto alcune ottime registrazioni, sia live che in studio, che ci è sembrato acquistassero ancora più forza nell’essere presentate tutte insieme e nella reciproca complementarietà che esalta i diversi tipi di improvvisazione affrontati. L’imminente ventennale dell’Associazione ha finalmente fornito l’occasione per pubblicare questi documenti sonori, cui siamo molto legati dal punto di vista sia artistico che affettivo.”
I cinque progetti che compongono il cofanetto rappresentano cinque strade diverse di concepire l’improvvisazione. Nel caso di Man Ray Suite convivono insieme due idee: il lavoro cinematografico di Man Ray come Partitura grafica in movimento e la musica di Satie come materiale per l’improvvisazione. Per Alchemic Sounds il grande jazz di Monk e Gillespie è il punto di partenza per un tipo di approccio più sperimentale, che trova un protagonismo solistico negli assoli strumentali, a cura dei musicisti dell’ensemble. Anche qui lo spunto iniziale, costituito dai cortometraggi di Harry Smith, è diventato solo un ricordo, perché la musica ha ormai preso il sopravvento e vive in autonomia.
Musica Porosa è stata la prima pubblicazione discografica dell’Ensemble, nel 2004, frutto del bellissimo incontro umano ed artistico con Markus Stockhausen e Tara Bouman. L’idea di porosità non è solo un pretesto ma una declinazione ulteriore del carattere “intuitivo” dell’approccio estetico di Markus Stockhausen, straordinariamente evocativo e nello stesso tempo indirizzato alla costruzione di un suono d’insieme.
Teatrini napoletani riunisce alcuni lavori di Claudio Lugo, direttore artistico dell’ensemble dal 2000 al 2006, scritti espressamente per Dissonanzen, in cui è forte la presenza del testo e di una dimensione para-teatrale, la voce attoriale e recitante di Enzo Salomone, con le sue infinite sfumature musicali, la vocalità sensuale di Daniela Del Monaco e Roberta Andalò.
Infine A Glimpse raccoglie le migliori sessioni di prove in studio realizzate in occasione di un concerto con Adam Rudolph nel novembre del 2009.