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VOCI E ALTRI INVISIBILI: RZECZY COSE
2 Dicembre 2017-19:00/23:00
2 dicembre 2017
DOPPIO SPETTACOLO ORE 19:00 E 21:00
Museo Hermann Nitsch
Vico Lungo Pontecorvo 29/d, Napoli
A partire dal 2 dicembre la Casa del Contemporaneo – centro di produzione napoletano riconosciuto dal MiBACT, nato dall’incontro di tre anime artistiche in dialogo tra loro per storia e confronti comuni: Le Nuvole, Salerno Contemporanea e la Compagnia Enzo Moscato. – presenta la rassegna “Voci e altri Invisibili”, performance, spettacoli, proiezioni e incontri in luoghi non teatrali ma d’arte contemporanea.
La rassegna si affianca alla programmazione 2017-18, Young, in corso al Teatro dei Piccoli, dedicata al teatro per l’infanzia e ragazzi.
Primo appuntamento, sabato 2 dicembre, con Deflorian-Tagliarini, a seguire: Enzo Moscato, i Fratelli Dalla Via, Il Nullafacente di Santeramo-Bacci, un incontro con Virgilio Sieni e la proiezione della sua prima opera-video, R.OSA di Silvia Gribaudi con Claudia Marsicano, le Albe di Martinelli e Montanari con il loro primo film e le Letture Campianesi.
Otto titoli per tre luoghi d’arte contemporanea della città si avvicenderanno da dicembre fino alla primavera inoltrata tra il Museo Nitsch, Casa Morra e il Museo MADRE che ospiteranno nei loro spazi e ambienti un percorso alla ricerca del contemporaneo e del dialogo tra le forme e i linguaggi, con date uniche in prima assoluta a Napoli.
Una proposta che vuole confermare la ‘vocazione contemporanea’ del centro di produzione e alimentare il dialogo tra linguaggi e forme d’arte e stimolare connessioni e confronti tra gli spazi cittadini.
Il titolo della rassegna Voci e altri Invisibili prende spunto dalla creazione di Enzo Moscato, in forma di performance, secondo appuntamento in programma e anche omaggio al drammaturgo, attore e regista, appena candidato agli Ubu per il premio alla carriera. Il calendario della rassegna propone una scansione di appuntamenti, uno o due volte al mese, fino alla fine di aprile:
si inizia con la compagnia Deflorian/Tagliarini che presenta per la primavolta a Napoli RZECZY/COSE, ideazione e performance di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, che arrivano a Napoli dopo una lunga residenza e una tournée in Francia e il successo del loro ultimo spettacolo Il cielo non è un fondale (sabato 2 dicembre – Museo Nitsch; doppio spettacolo: ore 19 \ 21 *spettacolo per numero limitato di persone).
Il secondo appuntamento è con Enzo Moscato e il suo VOCI E ALTRI INVISIBILI
(da cui il titolo della rassegna) una performance che si avvicina alle storie di fantasmi, “un incontro dell’umano e del familiare con l’elemento mitico e favoloso che da sempre a Napoli abita i cuori e le case” (sabato 10 febbraio – “Casa Morra”)
A fine febbraio arrivano dal Veneto i Fratelli Dalla Via, Marta e Diego, che tra il comico e il surreale portano a Napoli DRAMMATICA ELEMENTARE, il loro “dissacrante abbecedario contemporaneo in forma di racconto” (domenica 25 marzo – Casa Morra)
In doppio appuntamento, al Museo Madre arriva il teatro della Toscana, da Pontedera a Napoli, l’atteso testo di Michele Santeramo – IL NULLAFACENTE – regia di Roberto Bacci definito “un paradosso sulla ricerca della felicità” compiuto da quattro attori (tra cui lo stesso Santeramo) (sabato 24 e domenica 25 febbraio – Museo Madre).
Al Museo Madre, a fine marzo, è in programma un incontro per conoscere meglio il lavoro di Virgilio Sieni, coreografo e danzatore che, del contemporaneo e della ricerca sugli spazi e sul gesto, anche quotidiano e imperfetto, applicato alla danza ha fatto il proprio stile. Sieni presenterà la sua prima volta come film-maker nell’opera-video, IL GIARDINO DELLE ERBACCE.
In aprile arriva al MADRE Silvia Gribaudi con R.OSA 10 esercizi per nuovi virtuosismi uno spettacolo al confine tra danza e performance che raccoglie ovunque consensi e curiosità. In scena Claudia Marsicano, giovane attrice di grande talento, dalla fisicità dirompente, napoletana di origine e milanese di adozione, candidata al premio Ubu (giovane attrice-under 35) per il secondo anno consecutivo (domenica 8 aprile – Museo Madre).
A fine aprile, chiusura di stagione al MADRE: doppio appuntamento con il Teatro delle Albe di Marco Martinelli e Ermanna Montanari che presentano il loro primo film, ispirato allo spettacolo teatrale VITA AGLI ARRESTI DI AUNG SAN SUU KYI, di Marco Martinelli, con Ermanna Montanari, Elio De Capitani, Sonia Bergamasco e gli attori del Teatro delle Albe. Ermanna Montanari, in forma di lettura scenica presenta Letture Campianesi (letture, ricordi, Immagini dall’infanzia) sua prima opera letteraria in collaborazione con Oblomov edizioni. (sabato 28 aprile; domenica 29 aprile – Museo MADRE)
Voci e altri invisibili è una rassegna di otto appuntamenti “fuori sede e fuori tempo” rispetto al calendario canonico pensata in collaborazione con FONDAZIONE MORRA e FONDAZIONE DONNAREGINA per le arti contemporanee, peraccogliere e declinare insieme contenuti trasversali e ospitarli insieme in città: una particolare sinergia tra i luoghi e gli artisti che hanno accettato il nostro invito, contribuendo a creare un’interessante rete di confronti e collaborazioni che si è intessuta per poter restituire alle compagnie invitate e al pubblico napoletano una proposta di novità assolute provenienti dalla scena nazionale, in una visione che si allarga alla danza, al cinema e, in generale alle intersezioni tra le forme d’arte.
Importante è stata e sarà la costruzione di una relazione con STANZE, la rassegna di teatro in luoghi alternativi e ‘non teatrali’ – a cura di Alberica Archinto e Rossella Tansini – che in sette anni è diventato un appuntamento immancabile per Milano e che propone spettacoli inediti facendo conoscere luoghi inaspettati. Nata su ispirazione della frase di Brecht (dal Discorso agli attori-operai danesi sull’arte della osservazione) “Siete venuti qui per fare del teatro, ma ora dovete dirci: a che cosa serve? ”STANZE è fedele al principio di ridurre le distanze tra gli spettatori e le esperienze della scena contemporanea. Una formula che cresce negli anni, si è allargata oltre il confine milanese, riuscendo nella scommessa di esplorare “altri” spazi e tentare nuovi incontri.