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Exodus, fuga dalla Libia e Stalker – l’Urlo, in ascolto dell’inumano
17 Gennaio 2019-11:00/20 Gennaio 2019-17:00
17 gennaio – 20 gennaio 2019
OPENING 17 GENNAIO ORE 11:00
Chiostro di S. Domenico Maggiore
Vico San Domenico Maggiore, Napoli
Palermo e Napoli, Orlando e De Magistris, due grandi città del Sud guidano la riscossa civile dei municipi d’Europa davanti al declino civile e istituzionale che l’Italia e l’Europa stanno consumando sulla pelle dei migranti.
Dopo la presa di posizione contro l’inciviltà del decreto sicurezza e dei porti chiusi ai migranti salvati in mare si mettono all’ascolto delle disperate testimonianze dei migranti in Libia che raccontano una realtà che governi e media mainstream tentano in tutti i modi di minimizzare e occultare, un vero e proprio inferno in cui tutti i migranti sono ridotti in stato di schiavitù – soggetti a violenze, sequestri, lavori forzati e torture – e supplicano di essere urgentemente evacuati.
Tantissimi tra loro sono pronti ad essere rimpatriati non essendo più l’Europa né un sogno né una speranza per loro.
Il Sindaco De Magistris – così come ha fatto Orlando durante il summit internazionale di novembre a Palermo sulla Libia*- ha propiziato a Napoli dal 16 al 20 gennaio, dalle 11 alle 18.30 presso il chiostro di S. Domenico l’evento “l’Urlo, in ascolto dell’inumano”, realizzata da Exodus, fuga dalla Libia e Stalker. per ascoltare, amplificare e diffondere il disperato appello dei migranti in Libia con cui Michelangelo Severgnini è in costante contatto telefonico diretto da molti mesi**, facendosi testimone del loro dramma.
Durante l’evento il Sindaco si metterà pubblicamente in contatto telefonico diretto con alcuni migranti in Libia per testimoniare a loro, al Paese e all’Europa tutto il proprio impegno politico e civile a far emergere con chiarezza la gravità della situazione in Libia e l’urgenza di attivare un ponte aereo per permettere l’esodo di tutti i migranti dalla Libia come richiesto a gran voce dagli stessi migranti. Gravità e urgenza sottaciuta da tutti e che vede il governo italiano e l’Unione Europea gravemente coinvolti e responsabili per quanto sta accadendo in Libia.
Il progetto a Napoli è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Morra e il Centro Studi Postcoloniali e di Genere de “l’Orientale”, Università degli studi di Napoli.