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Archivi Mario Franco – IL CINEMA A NAPOLI DALLE ORIGINI AD OGGI
10 Dicembre 2019-18:30/21 Dicembre 2019-21:00
10 dicembre – 21 dicembre 2019
PRIMO APPUNTAMENTO 10 DICEMBRE ORE 18:30
Archivi Mario Franco c/o Casa Morra Archivio d’arte contemporanea
Salita San Raffaele 20/C, Napoli
Rassegna cinematografica a cura di Mario Franco
Martedì 10 dicembre alle ore 18:30, la Fondazione Morra presenta al pubblico la Rassegna Cinematografica IL CINEMA A NAPOLI DALLE ORIGINI AD OGGI, progetto finanziato dal Piano Cinema annuale 2019 della Regione Campania, Sezione 2. Promozione della cultura cinematografica e audiovisiva e diffusione della cultura cinematografica.
Presso gli Archivi Mario Franco, all’interno della storica cornice di Palazzo Ayerbo d’Aragona Cassano, il direttore artistico Prof. Mario Franco darà il via alla selezione dei film d’autore de “La più grande invenzione del secolo”. Insieme a lui, ospite eccelso, Alberto Castellano, saggista e critico cinematografico, presenta al pubblico il primo film della rassegna simbolo di questa stagione, Carosello napoletano, classe 1954, diretto da Ettore Giannini e con Sophia Loren e Paolo Stoppa.
L’intento dell’iniziativa è ripercorrere la grande passione della città per il cinematografo che già dalla fine dell’800 viene ad inserirsi in un ambiente ricchissimo di tradizioni ed occasioni spettacolari, in un momento nel quale i teatri sono affollatissimi, al San Ferdinando furoreggiano drammoni strappalacrime, Scarpetta volge dal francese le sue farse più famose e tutta la città sembra muoversi sull’aria delle più famose canzonette del varietà o della Piedigrotta.
Nel giro di pochi anni, Napoli si riempie di sale cinematografiche. La Sala Iride, l’Arenile Olimpia, il Cinema Moderno, il Salon Parisienne, il Vittoria, l’Alberini, l’Umberto, il Krumas, l’Internazionale, la Sala Roma, il Trianon, il Santa Brigida, diventano punti di ritrovo e di incontro per professionisti e sfaccendati.
Questa febbre di cinema non si limita a moltiplicare le sale di spettacolo; nascono anche i primi produttori di film, come Roberto Troncone, che inizia con brevi documentari (Ritorno da Montevergine, 1903) per passare poi al lungometraggio verista (Camorra, 1905), inaugurando una controversa collaborazione con Roberto Bracco. Troncone è il primo a costituire un “teatro di posa” per realizzare i suoi film, ben presto seguito da un variopinto assortimento di avvocati falliti ed ex guantai, tipografi, sarti e poeti che avevano imparato a macinare film con le loro macchinette “Lumiére” inventandosi un mercato che non aveva niente da invidiare a quello romano o torinese. E quanto questo fenomeno sia importante nel panorama italiano ed europeo può ricavarsi dall’analisi del settore dell’editoria cinematografica specializzata, dal cinema napoletano muto delle origini a quello di oggi, alle sue specifiche scelte tematiche e linguistiche che il cinema italiano farà proprie.
Dal 10 al 21 dicembre 2019 alle ore 18:30, domenica esclusa, undici appuntamenti, dagli anni ’20 agli anni 2000, affronteranno generi, autori e tendenze che hanno fatto la storia del Cinema a Napoli:
10 Dicembre: Carosello Napoletano (1954) di Ettore Giannini, introduzione di Alberto Castellano
11 Dicembre: Le mani sulla città (1963) di Francesco Rosi
12 Dicembre: Assunta Spina (1915) e ‘A santanotte (1922) di Elvira Notari, introduzione di Pasquale Iaccio
13 Dicembre: Un amore selvaggio (1912) La tavola dei poveri (1932) di Alessandro Blasetti, Omaggio a Viviani, introduzione di Pasquale Scialò
14 Dicembre: Il Decameron (1971) di Pier Paolo Pasolini
16 Dicembre: Le occasioni di Rosa (1981) di Salvatore Piscicelli
17 Dicembre: Pasqualino Settebellezze (1975) di Lina Wertmüller
18 Dicembre: Mi manda Picone (1983) di Nanni Loy
19 Dicembre: Morte di un matematico napoletano (1992) di Mario Martone
20 Dicembre: L’ uomo in più (2001) di Paolo Sorrentino
21 Dicembre: Gomorra (2008) di Matteo Garrone
A valorizzare ulteriormente la programmazione, gli incontri con autori e critici come Alberto Castellano, Pasquale Iaccio e Pasquale Scialò che anticiperanno il momento della visione-proiezione del cinema ritrovato. Culmine culturale della rassegna, sabato 21 dicembre, l’assegnazione del premio per la produzione e sonorizzazione in chiave contemporanea di cinema muto di ispirazione napoletana.